Seui - Genasey

Seui - Genasey
Seui, Genasey, ruderi (foto di Giuseppe Deplano, giornalista, copyright © 1991- riproduzione riservata)

La storia

Il villaggio di Genasey secondo la tradizione della comunità seuese sarebbe stato abbandonato dai suoi abitanti diversi secoli fa, in seguito ad una abbondante nevicata, che essendosi prolungata per un lungo periodo di tempo, avrebbe completamente isolato questo piccolo centro montano, portando ben presto la popolazione allo stremo delle forze.
Ciò avrebbe obbligato i suoi abitanti ad lasciare il sito troppo esposto alle intemperie, per trasferirsi in una zona più amena.
Resta comunque sempre realistica l’ipotesi che a determinare la scomparsa di questa comunità rurale possa invece essere stata una grave carestia, un’epidemia di peste nera (1342-44, circa) o lo spostamento (più o meno volontario) della sua popolazione verso altre zone o altre comunità.
Questo insediamento dovrebbe corrispondere al “Genoscis Oppidum” (”Genossi”, “Genasei” o “Genasey”), citato dal Fara fra i centri abitati facenti parte della Curatoria di Seulo, poi di Seui (XII° secolo).
A poche centinaia di metri di distanza nel pianoro di “Pranu Nani” (nell’area sottostante il Monte “Alastria”) si trova un’altra area interessante dal punto di vista storico-archeologico.
L’insediamento per il suo elevato interesse storico e archeologico meriterebbe una maggiore attenzione, con l’avvio di una accurata campagna di studio e ricerca che possa riportare alla luce questo prezioso “gioiello” che la comunità seuese ha custodito per circa un millennio. (Giuseppe Deplano, copyright © 2011 – riproduzione riservata)