Seui - Genasey

Seui - Genasey
Seui, Genasey, ruderi (foto di Giuseppe Deplano, giornalista, copyright © 1991- riproduzione riservata)

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Oltre che dal Casalis nel suo “Dizionario geografico, storico, statistico e commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna” l’insediamento di Genasey viene citato anche da altri storici.

Questo villaggio dovrebbe corrispondere al “Genoscis Oppidum” (”Genossi”, “Genasei” o “Genasey”), riportato da Giovanni Francesco Fara fra i centri abitati facenti parte della Curatoria di Seulo, poi di Seui (sec. XII) nel suo “Sardiniae Chorographiam” risalente al sedicesimo secolo (traduzione di Maria Teresa Laneri - a cura di Enzo Cadoni, ed. Gallizzi 1992): “…vi sono i paesi di Seulo, Ussassai, Seui, Strisaili, e Sadali, mentre giace raso al suolo Genoscis Oppidum” (pag. 221).

Giuseppe Cossu, nella sua “Descrizione geografica della Sardegna” risalente al 1799 (riedizione a cura di Isabella Zedda Macciò, Ilisso Edizioni 2000), illustra il nostro villaggio con queste parole:”Una villa distrutta nel sito di Genesis le rovine ci notano” (pag. 216) e “Un altro fiume ha la sua origine dal distrutto villaggio di Genesis della regione così detta di Barbagia Seulo…” (pag. 287).

L’abitato di “Genna Ruinas” viene ricordato, con il centro di Parti, anche da John Day in “Villaggi abbandonati in Sardegna dal ‘300 al ‘700: inventario” (ed. N.de la R.S. – Francia – Parigi 1973). (Giuseppe Deplano, copyright © 2011 – riproduzione riservata)